Tagliolini al ragù bianco di carni bianche
- di Marco Rossetti
- 4 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Non voglio fare polemiche con chi porta avanti l'idea che la nostra cucina sia una cucina di città, certo oggi non viviamo più in simbiosi con maiali o galline che razzolano tra i nostri piedi, non usiamo la stalla per godere un po di calduccio facendo il bagno o giocando a carte.
Ma sta di fatto che gli ingredienti dei nostri piatti originariamente erano solo i cibi che si trovavano a portata di mano: non solo i contadini si approvvigionavano con le loro verdure o i loro animali da cortile, anche i cittadini compravano merci, che oggi chiameremmo a chilometro 0. Se pensiamo che solo un un paio di cento anni fa gli orti di Roma erano a Testaccio, Ponte Milvio e a San Giovanni... Questo a Roma, e pensiamo nei centri urbani più piccoli.
Credo proprio che la nostra cucina abbia origini contadine, trasformatasi, con il tempo in cucina di città, ma solo per la grande migrazione verso i grandi centri urbani. Un esempio la ricetta che qui propongo, che ha origini persino millenarie, quando ancora il pomodoro faceva bella mostra di se oltre oceano.
Ingredienti per 4 per i Tagliolini al ragù bianco di carni bianche:
per la pasta
280 gr. di farina
3 uova
1 cucchiaio di olio evo
1 presa di sale
per la salsa
150 gr. di pollo
150 gr. di coniglio
150 gr. di maiale
150 gr.di oca o tacchino
4 cucchiai di olio
2 cucchiai di vino bianco
2 mestoli di brodo di pollo
pepe nero e verde in grani
1 spicchio aglio
1 rametto di rosmarino a piacere
Preparazione per i Tagliolini al ragù bianco di carni bianche:
Mescolare la farina con due uova intere e un tuorlo, aggiungere l'olio e il sale, realizzare un impasto morbido e compatto. Far riposare l'impasto e poi stenderlo con il mattarello. La sfoglia non deve essere troppo sottile, e la superficie deve essere ruvida. arrotolare su se stessa la sfoglia e tagliarla fino ad ottenere dei tagliolini larchi circa due centimetri. In epoche passate ovviamente la pasta si realizzava solo con acqua e farina, le uova erano un bene prezioso.
Ottenere solo la polpa delle carni, e tagliarle minuziosamente, Non un tripo ma pezzetti molto piccoli. In un tegame versare l'olio in cui soffriggere l'aglio; quando l'olio sarà insaporito togliere lo spicchio e versare nel tegame iltrito di carne. Far rosolare per bene a fuoco alto e aggiungere il vino: Sfumato l'alcol, aggiungere il brodo poco alla volta, lasciando cuocere a fuoco basso e mescolando spesso. Praticamente la carne va cotta come un risotto per circa quaranta minuti. Durante la cottura aggiungere una presa di sale e qualche grano di pepe schiacciato non macinato.
Terminata la cottura scolare la pasta e condirla nel tegame della salsa. Servire senza aggiungere parmigiano, coprirebbe il delicato sapore delle carni.