Le Frappe di Mamma
Con notevole sforzo mnemonico oggi ho ricostruito la ricetta di mia madre delle frappe, il risultato sembra ottimo.
Stiamo viaggiando ancora una volta nel territorio dei fritti, in dettaglio dei dolci fritti, quanto di più libidinoso possa uscire dalla cucina. L'origine di questo dolce tipicamente di carnevale, dovrebbe risalire all'antica Roma. Qui durante i Saturnali, festività molto simile al carnevale moderno, veramente sarebbe meglio definire le festività di carnevale di tempo addietro perchè oggi questa festa ha perso molto del suo smalto. Comunque torniamo al dolce, i romani durante i Saturnali consumavano in strada molti cibi e tra questi dei dolci fritti simili a delle frittelle. Questa abitudine si è tramandata nel tempo, durante il rinascimento appaiono in molti trattati gastronomici.
Ma il momento di massimo splendore di questi dolci coincide con la celebrazione del carnevale romano dell'ottocento, giorni di feste sfrenate e ricche di ingordigia e bagordi di ogni tipo. Le frappe però non sono state adottate solo dai cittadini dell'allora ancora non capitale: in tutta Italia questi dolci si trovano e sono chiamati nei modi più diversi, bugie, cenci, frappe, chiacchiere, galani o cròstoli.
Come spesso accade nella cucina italiana, ogni famiglia detiene la ricetta originale, che altro non è che quella tramandata da madre in figlio, che asseconda il gusto dell'intera genia. Qui ripropongo quella di mia madre, che a sua volta era quella di sua madre, è stampato nella mia memoria un pomeriggio di carnevale di quando ero bambino che in piedi su una sedia aiutavo le mie ave (mamma e nonna) a fare le frappe, ovvio, il mio compito era il tagliatore: dovevo realizzare le striscioline con la rotella "zigrinata", quella dentellata..
Ingredienti per le Frappe di Mamma.
300 gr. di farina oo
30 grammi di burro
1, 1/2 cucchiaio di zucchero (o mezzo di stevia)
1 presa di sale
2 uova
1/2 bicchiere di vino
1, 1/2 cucchiaio di marsala all'uovo
1 lt. di olio per friggere.
Zucchero a velo in abbondanza
Preparazione delle Frappe di Mamma
Creare la fontana di farina, al centro della quale versare un uovo e un tuorlo, il burro ammorbidito, la presa di sale e lo zucchero, poi facendo attenzione a non far tracimare nulla aggiungere il vino e il marsala. Mescolare e impastare, fino ad ottenere una palla di pasta soffice, coprire il composto e farlo riposare, per circa un'ora.
Stendere l'impasto fino ad ottenere una sfoglia sottile da tagliare con la rotella dentata da sfoglia, in tante striscioline. Con ogni striscia di sfoglia realizzare un fiocco, mentre lasciare intatte alcune striscioline, come delle lingue di gatto. In un grande tegame da frittura portare a temperatura l'olio. Qui cade l'asino, ognuno di noi ha le sue preferenze; mia madre friggeva esclusivamente con l'extra vergine, da noi se ne consumava più di un ristorante. Io preferisco friggere con l'olio di arachidi, ognuno assecondi il proprio gusto.
Quando l'olio sembra aver raggiunto la temperatura richiesta fare la prova. Prendere un pezzetto di sfoglia, gettarla in padella e contare: 1001, 1002, 1003 se la sfoglia torna a galla è il momento di friggere.
Durante la cottura con un ramaiolo voltare un paio di volte le frappe, scolarle quando avranno assunto un bel colorito dorato. Farle asciugare su carta assorbente e poi versarle sul piatto di portata, cospargere di abbondante zucchero a velo. Se nei paraggi c'è qualche commensale mettere il "bottino" immediatamente sotto chiave, le frappe ancora calde sono irresistibili, oggi io ne ho mangiate un paio di etti mentre ne friggevo altre.
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